Dopo decenni di mistero, il caso di Barbara Tucker è stato risolto grazie all’innovazione del DNA, dimostrando il potere della scienza.
Dopo quattro decenni di attesa, la giustizia ha finalmente raggiunto l’assassino di Barbara Tucker, una giovane studentessa tragicamente scomparsa nel 1980. Questo caso ha rappresentato uno dei cold case più complessi degli Stati Uniti, rimasto irrisolto fino alla rivoluzionaria scoperta del DNA dell’assassino su un pezzo di gomma da masticare.
La svolta investigativa
A marzo 2021, un’incredibile svolta ha cambiato le sorti delle indagini. Grazie alla collaborazione con la Parabon NanoLabs, un’azienda specializzata nella tecnologia del DNA con sede in Virginia, gli investigatori hanno avuto la possibilità di esaminare il profilo genetico del killer. CeCe Moore, capo genealogista presso Parabon, è riuscita a identificare Robert Plympton come potenziale sospettato attraverso un’approfondita analisi genealogica.
La determinazione e l’innovazione tecnologica hanno portato gli investigatori a sorvegliare Plympton, raccogliendo un pezzo di gomma da masticare che l’uomo aveva sputato. L’analisi del DNA presente su quella gomma ha confermato le loro supposizioni, corrispondendo perfettamente al profilo genetico estratto durante l’autopsia della vittima.
La giustizia prevale
La tragica fine di Barbara Tucker, rapita, aggredita sessualmente e brutalmente assassinata il 15 gennaio 1980, ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità di Gresham, Oregon, e in particolare tra gli studenti del Mt. Hood Community College. Il suo corpo fu scoperto vicino a un parcheggio del college, scatenando una lunga indagine piena di speranze e delusioni.
Dopo anni di indagini, il giudice distrettuale della contea di Multnomah, Amy Baggio, ha dichiarato Robert Plympton colpevole di omicidio di primo grado, segnando un momento significativo per la giustizia e per tutti coloro che hanno cercato risposte per oltre quarant’anni. Nonostante le accuse di stupro e abuso sessuale siano state ritirate, la condanna rappresenta un traguardo importante.
Plympton, oggi 60enne, si è dichiarato non colpevole e i suoi legali hanno annunciato l’intenzione di fare appello. La sentenza definitiva è attesa per giugno, lasciando la comunità e la famiglia di Barbara in attesa della chiusura definitiva di questo capitolo doloroso.